domenica 24 maggio 2009

Una forma di violenza

Insultare dall'alto di uno scranno, senza possibilità per l'altra parte di rispondere, è una forma di violenza. Solo nei sistemi strutturati in classi sociali rigide, la classe superiore poteva permettersi di rivolgersi con arroganza e mentendo parlando dei suoi sottoposti.
Oggi chi parla al pubblico pronunciando fatti non veri, incontinenti (gli insulti), o non pertinenti (accostando elementi che non centrano un cazzo al solo fine di portare l'ascoltatore/lettore ad una conclusione errata) relativamente a un secondo soggetto è colpevole di un reato, perchè nessuno deve permettersi di sentirsi superiore a nessun altro, e tutti devono a tutti rispetto.

Il reato si chiama diffamazione, dal codice penale:
Art. 595 Diffamazione

Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con piu' persone, offende l'altrui reputazione, e' punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro mille. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena e' della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro duemila. Se l'offesa e' recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicita', ovvero in atto pubblico, la pena e' della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro mille


Berlusconi insulta giornalisti, giudici,..

In questo come in altri video, il nostro rappresentante sta commettendo una violenza, ma non potrà essere punito. Anzi non si potrà nemmeno accertare se effettivamente sta commettendo un reato.

La parola è il primo scalino di un escalation che potrebbe portare a violenze ben peggiori.

giovedì 21 maggio 2009

Guelfo o Ghibellino?

Sono sempre più convinto che ogni tanto ci vorrebbe qualcuno che prenda i vari parlamentari PD, li scuota e prenda a sberlotte per dieci minuti, e li riconduca a ragione.

Da Il Giornale: "D'Alema scatenato Il fatto che il presidente del Consiglio parli della vicenda Mills "rivela una certa impudenza. È una vicenda talmente vergognosa che almeno stesse zitto": così Massimo D’Alema dopo le dichiarazioni di Berlusconi all’assemblea di Confindustria."

Eh si, lui lo sa, conviene fare come fecero lui e il suo amico Fassino con le scalate bancarie ai cari vecchi tempi dei DS.. (vedi intercettazioni pubblicate dal Giornale, guardacaso) Una volta intercettati, Shhh! Silenzio! Scomparire dalla scena e che si calmino le acque.
Dalema come Houdini, un, due tre, puff! scomparso dalla scena politica per un paio d'anni.

Comunque, è naturale, l'opposizione serve a dare consigli birichini e a commentare come si potrebbe meglio imbrogliare, non a mettere in luce le porcherie dell'altra parte.
Non chiedo essere onesti, ma qualcuno gli ricordi da che parte sta, per carità.

Link:
Da Il Giornale: D'Alema scatenato
Video dei Democratici Anonimi

Magistratura libera?!?

I recenti tentativi di manomissione dell apparato giudiziario operati dalla cosca governativa (aiutata da qualche alto giudice), sono stati fermati da una magistratura che, nonostante alcune macchie, esce oggi a testa alta.

CLEMENTINA FORLEO: il TAR concorda con la versione di Clementina Forleo. Il consiglio superiore della magistratura ha sbagliato. Addirittura "in diritto".

LUIGI DE MAGISTRIS: archiviazione effettuata dal GIP di Salerno: De Magistris ha ragione, ha operato bene.

GIOACCHINO GENCHI: Il tribunale del riesame di Roma ordina che gli sia restituito l'archivio. Anche lui ha agito nei limiti del suo mandato. Scagionato.

Queste decisioni condite dalla sentenza che ci illumina sulla colpevolezza di Berlusconi nell'affare Mills.

C'è solo da sperare che i magistrati resistano all'assalto della politica, sono uno degli ultimi baluardi di questa stanca democrazia. Certo non si può sperare che pochi "eroi" possano risollevare le sorti del paese, solo la coscienza dei cittadini può farlo.

Ps: com' è che tutti i migliori li candida IDV?

mercoledì 20 maggio 2009

La Pravda Italica, studio aperto

Il reato di corruzione in atti giudiziari presuppone due soggetti; uno che prende i soldi (corrotto), e uno che li da (corruttore).
Il tribunale ha appurato che Mills ha preso dei soldi (corrotto), in cambio di falsa testimonianza, da Berlusconi (corruttore). Quest'ultimo non può essere punito a causa del lodo Alfano.

Dedico questo video a chi sostiene che l'informazione in Italia è libera.

STUDIO APERTO: BERLUSCONI ASSOLTO



Dal codice di procedura penale:

319 Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio

1. Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da due a cinque anni.

319-ter Corruzione in atti giudiziari

1. Se i fatti indicati negli artt. 318 e 319 sono commessi per favorire o danneggiare una parte in un processo civile, penale o amministrativo, si applica la pena della reclusione da tre a otto anni.

2. Se dal fatto deriva l'ingiusta condanna di taluno alla reclusione non superiore a cinque anni, la pena è della reclusione da quattro a dodici anni; se deriva l'ingiusta condanna alla reclusione superiore a cinque anni o all'ergastolo, la pena è della reclusione da sei a venti anni.

Ancora colpevole e impunito


Oggi farò parlare i giudici di Milano, che hanno concluso un processo a seguito di una lunga indagine, iniziata "casualmente" l'estate scorsa, un paio di mesi prima della proposizione del lodo Alfano, che rende il nostro capo del governo immune da qualunque azione penale. Che coincidenza, le vie del signore sono infinite. E con signore non intendo Dio, ma il nostro terreno che si ritiene "unto" dal sopracitato.

-Il fatto:
Berlusconi ha corrotto un testimone per coprire un reato.

-Le prove, ovvero la sentenza, dalle dirette parole della corte:

- Mills, gia condannato, sapeva chi lo pagava per tacere?
Dalla sentenza: "Il fatto che Mills conoscesse perfettamente, in particolare, che Century One e Universal One
erano di Marina e Pier Silvio Berlusconi, e che ogni decisione in ordine a tali società poteva
esser presa solo da Silvio Berlusconi e dalle persone dal medesimo delegate risulta altrettanto
incontrovertibilmente..."

- Ma allora sarà stato un suo collaboratore, il povero presidente nulla sapeva!

"...I diretti contatti fra David Mills e Silvio Berlusconi, in relazione ai due argomenti che,
precedono, sono provati da quanto esaminato..."

- Ma sarà vero che i giudici hanno deciso la colpevolezza di Mills o sono i soliti comunisti a stravolgere le sentenze?

"La condotta contestata a David Mills integra tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del reato di cui all’art. 319 ter c.p.: l’imputato ha assunto la qualità di pubblico ufficiale in quanto testimone in due processi penali, gli erano state promesse ed ha in fine ricevuto in più occasioni somme per rendere una testimonianza non genuina, ossia tacere quanto sapeva al fine di favorire uno degli imputati di quei procedimenti."

- Ma quindi alla fine cosa hanno deciso i giudici?

Non riesco a esimermi dal pubblicare tutto il punto 6, relativamente alla decisione della corte, qui a lato.
"6) LA DECISIONE
6.1) Il trattamento sanzionatorio
... non può non evidenziarsi il movente sotteso alle condotte di Mills.
Egli ha certamente agito da falso testimone, da un lato, per consentire a Silvio Berlusconi ed al Gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data; dall’altro, ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio economico.
Si impone pertanto l’adozione di una pena non appiattita sul minimo edittale: valutati i criteri di cui all’art. 133 c.p. alla luce degli elementi sopra descritti, stimasi equa la pena di anni quattro e mesi sei di reclusione."

Quindi,
-Berlusconi è colpevole? Si
-Berlusconi è punibile? No
-La democrazia ( o la costituzione, vedete voi) prende in considerazione la possibilità che un cittadino sia colpevole ma non punibile, perchè "più uguale" degli altri? No
-Quindi, non essendo una democrazia, qual'è la nostra forma di governo? (di questa domanda non so la risposta)



Link:
La sentenza della corte di Milano sul caso Mills-Berlusconi per intero, pubblicata su Repubblica

venerdì 15 maggio 2009

Eccole le domande giuste!!!

Ed ecco che solo qualche giorno dopo il mio post, il giornalista (si è meritato il titolo) D'Avanzo, dalle righe di Repubblica, le LE DOMANDE GIUSTE. E scatena il putiferio. Alleluia. (Vale gli hai dato il mio link?)

Ed ecco che come al solito il cavaliere non risponde, perchè, naturalmente, non può rispondere.


Link:
articolo "DIECI DOMANDE A BERLUSCONI" di D'Avanzo su repubblica

lunedì 11 maggio 2009

Guida al voto

Linko un analisi dei candidati politici alle elezioni Europee, spero vi sia d'aiuto.


Zoo Italia di Marco Travaglio

Le domande giuste



Il soliloquio pubblico del presidente che oggi prende le vesti di padre, svoltosi a Porta a Porta, è l'ennesima, stanca, dimostrazione della decadenza italiota.
Dopo qualche ora di sproloquio presidenziale su complotti ai danni di questo pover'uomo, ecco che arriva la punta di diamante della trasmissione: il giornalista che pone le domande. Si perchè, in un paese normale, le domande e le risposte che ne scaturiscono, con tanto di obiezioni fondate su fatti (generalmente fatte dal giornalista) sono il centro del dibattito, non i monologhi propagandistici. Per quelli ci sono i circoli politici.
Ecco quindi giungere Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della sera (persona stimata), che con grande garbo e moderazione, dopo un angoscioso trascinarsi di commentini volti a mostrare una minima, piccola, insignificante obiezione sull'abitudine del presidente di partecipare a certe pietose feste (vedi foto, "song 'e Napoli" docet), si lancia in un commento che farebbe ridere tutto il mondo civilizzato.

"Vorrei che queste questioni restassero tra le mura domestiche".

Ho fatto due riflessioni molto semplici a riguardo:
1)
TUTTI sanno che entrando in politica rinunciano a parte della propria vita privata, così è stato dai tempi antichi e così è in tutti i paesi civili. Non me lo sto inventando io, è previsto dalla legge che la sfera privata di un uomo pubblico è ridotta rispetto a quella di un privato cittadino. E questo perchè, spesso lo si dimentica, il politico è un dipendente dei cittadini, non viceversa. I pompini della Lewinski hanno stroncato la carriera di Clinton per un motivo molto semplice: chi usa la sua posizione per farsi fare pompini sotto la scrivania come un 15enne arrapato, non può governare il paese più potente del mondo. Non sto nemmeno a spiegare il perchè. Chi è ministro delle finanze non può pagare in nero la colf (vedi dimissioni del parlamentare inglese). L'integrità morale del politico è fondamentale per sceglierlo: come posso affidare una funzione tanto importante come quella di fare le leggi, e cioè decidere come vivrò, a chi usa il potere per suo proprio vantaggio? Certe azioni sono lo specchio di un anima meschina e gretta.
Siano queste notizie tirate fuori dagli avversari o meno, se i fatti sono veri sono abbastanza vergognosi da decretare la morte politica del soggetto (ovunque tranne che nel belpaese ovviamente).
2)
Avere relazioni con minorenni è reato

Alla luce di queste riflessioni mi chiedo se Ferruccio non avesse fatto bene a porre una domanda molto semplice e scontata, che però non è mai stata neppure accennata:
" Presidente, lei ha avuto una relazione con Noemi?"



Link:
Monologo di Berlusconi a Porta a Porta

lunedì 4 maggio 2009

Mignottocrazia incontrollabile

La giovane (giovanissima visto che fino a qualche giorno fa era minorenne) ninfetta dalle costose grazie qui a lato, è colei alla cui festa si presentò il capo magnaccio nostrano, con tanto di collana in oro e ciondolo come regalo.
Al solito l'attenzione dei mezzi di informazione si concentra su emozioni&sentimenti del presidente (ma chissenefrega) e non sul fatto scaturente la notizia. La proporzione, nelle pagine dei giornali dedicate, è indicativa del fenomeno: su Repubblica di oggi (alla ricerca del meno peggio naturalmente) siamo a 4 pagine sul divorzio e mezza sulla questione bimba.
Tralasciando le curiose origini familiari della ragazza (il padre scrive il corriere: "nel febbraio 1993, fu arrestato con l'accusa di peculato e concussione per una tangente da 35 milioni" ), sono interessanti le opinioni a riguardo della moglie del Premier, Veronica Lario: «Basta. Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni». «Ho cercato di aiutare mio marito come si farebbe come una persona che non sta bene». Opinioni che sono state dovutamente censurate.
Ora, nonostante l'Italiano medio a quanto pare sia un pò rincoglionito, se qualcuno si ferma un secondo a pensare a cosa succede senza leggere le porcate e le pseudo-opinioni di menti brillanti quali Facci (e dico Facci) e comari, ma facendo appello solo al suo senso del pudore e alla sua personale civiltà, non può che restare quantomeno amareggiato.

Lei è il modello al quale aspira oggi la ragazza italiana. La bella stupida che bazzicando di pantalone in pantalone a furia di arrossarsi le ginocchia diventa o velina o europarlamentare (la differenza sostanziale è poca, basta vedere le PDL liste e taluni ministeri). Questo modello femmile che tanto è caro all'immaginario Berlusconiano, talmente maschilista che vedendo una donna in posizione eretta non saprebbe cosa farci, è uno dei risultati di una politica Mass Mediale che negli ultimi 20 anni in Italia ha diffuso l'effimero, vendendolo per valore.
Come può una donna essere tanto priva di dignità da votare chi tratta le donne come fossero prostitute?


Link:
La lettera di Veronica Lario a Repubblica di due anni fa.






Edit: Persino il Vaticano questa volta è stato costretto a reagire, con le parole di Avvenire:
"Ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un'altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio. Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. E comunque, prima o poi arriva il momento del conto", si legge nell'editoriale. Un esplicito richiamo ad un redde rationem che getta un'ombra sui rapporti, fino ad oggi più che cordiali, tra il Vaticano e il governo del Cavaliere.
Poi l'editoriale chiama direttamente in causa Berlusconi. Tracciando l'identikit di quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di un capo di governo: "La stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti: non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all'anima del Paese".
Ed ancora: "Ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno". Ciarpame, la stessa espressione usata da Veronica a proposito delle veline candidate.