domenica 12 luglio 2009

Grillo in politica?!?



Apprendo ora leggendo il suo Blog, che Beppe Grillo ha deciso di candidarsi alla segreteria del PD, concorrente di Franceschini, Bersani e Marino. Sono rimasto a bocca aperta, a quanto pare Grillo non ha perso la sua passione teatrale per i colpi di scena.

Ora potremo vedere quale via sceglieranno i mezzi di comunicazione per reagire alla notizia:
1- Oscuramento: non ne parleranno mai di modo da lasciare i cittadini nell'ignoranza della cosa.
2- Diffamazione: cominceranno a screditare più del solito Grillo.
Io punto sulla seconda.

Poi potremo vedere quale scusa useranno per cercare di non accettare la sua candidatura nel PD (sudano freddo, e a ragione).
1- Burocrazia
2- Problematiche "personali". ("ha insultato lo stato!", e altre balle di questa risma)


Grillo non è un politico, non è quello il suo posto e lui lo sa bene. Chi varca quella porta deve, in qualche modo, sporcarsi le mani e scendere a compromessi; ma chi fa queste due cose perde, automaticamente, quell'aura mistica e pura che invece è il punto di forza di Grillo. Se mai lo accetteranno e se sarà eletto, potrebbe essere il suo suicidio mediatico.
Inoltre non ha le abilità che dovrebbero essere proprie della politica, quali la moderazione, la conoscenza profonda di varie discipline, le capacità diplomatiche necessarie, un entourage altamente selezionato di professionisti.

D'altro canto, se comparo la situazione politica attuale con l'immagine che ho appena stampato in lettere, non cìè NIENTE di ciò che ho affermato:
  • non sono moderati (ricordo spuntini a base di mortadella e vino nel parlamento, il tempio della democrazia)
  • non hanno conoscenze approfondite (le bufale sul nucleare, sul ponte di messina, gli errori grossolani di diritto,...)
  • non hanno capacità diplomatiche (le corna e le battute volgari non sono contemplate nel manuale del buon diplomatico, presentare al mondo parlamentari che hanno bruciato la bandiera Italiana men che meno)
  • non hanno un entourage di dotti consiglieri (amano portare amici e comari, come pompinare esperte, avvocati personali e impresari, lasciando fuori premi nobel e scienziati)
Nonostante la sua immagine irruenta invece Grillo ha ottimi consiglieri, che spesso colgono sottigliezze che il mondo politico ignora completamente come il nobel Rubbia (inoltre Grillo è stato il primo a intuire il crack Parmalat). Ha il programma politico più semplice e chiaro del paese, nonchè il più moderno (anche se da dettagliare). Porta avanti delle iniziative che non si possono nemmeno definire politiche ma di mero BUON SENSO, che tanto manca ai nostri governanti, come il parlamento pulito o le energie rinnovabili (che sono peraltro il fiore all'occhiello del programma di Obama, non un mito irrealizzabile). Ha la grinta e la stoffa per vincere, cosa che il PD ha perso da tempo. Ma soprattutto, non ha interessi in gioco, non è legato all'ex Dc, alla mafia, ai servizi segreti; è fuori da tutto lo schifo che infanga il nostro parlamento: è TRASPARENTE e PULITO.
Beh, tutto sommato non sarebbe così male.
Per questo lo faranno fuori, in un modo o nell'altro.

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Battute dal Blog di Luttazzi:
  • Roma, preso lo stupratore seriale: è iscritto al Pd. Anche la sinistra si gioca la carta del maniaco sessuale.
    (Lara Tait)
  • Il cancro alla prostata ha un decorso talmente lento che, volendo, uno avrebbe il tempo di distruggere la magistratura. (Gimmy Pego)
  • A l'Aquila ci sono talmente tante tende che Gheddafi ha dovuto prenotare un albergo. (Patrizio Ricciatti)
1. Ciò che si è detto
2. Ciò che si intendeva dire
  • 1. Obama in Ghana: “Voi modello di democrazia”.
    2. Obama in Ghana: “Arrivo adesso dall'Italia”. (Nicolò Musmeci)
  • 1. Il Papa agli studenti europei: "La chiesa in Europa confida molto sul generoso impegno apostolico di tutti voi, consapevole delle sfide e delle difficoltà, ma anche delle tante potenzialità dell'azione pastorale in ambito universitario".
    2. Il Papa agli studenti europei: "Continueremo a mandare i nostri uomini in tutti i settori della vita pubblica, compreso quello accademico da cui dovremmo già essere stati banditi, per opporci sistematicamente, con le nostre vecchie superstizioni, a qualunque tentativo di progresso culturale e scientifico che minacci il nostro potere millenario. Amen". (flavio bauer)

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