
Comunica che: "Sono molto preoccupato e turbato per la tensione che si sta creando nel mondo della giustizia e della stampa su questa legge. I miei consiglieri mi spiegano che se dovesse passare così al Senato i vizi di palese incostituzionalità mi costringerebbero a fare un passo che di certo non vi sarebbe gradito"
I suoi "consiglieri", come li chiama, lo hanno avvisato che è assolutamente una legge esplosiva.
Hanno tirato troppo la corda: dagli "evidenti indizi di colpevolezza" che diventano necessari per l'uso dell'intercettazione -non serve essere un giurista per capire che se il PM possiede "evidenti indizi di colpevolezza", ha già finito le indagini e non gli servono altre prove, ma sta già proseguendo verso il processo, perchè contro il sospettato ci sono, appunto, "evidenti indizi che lo rendono colpevole"- alla galera facile per i giornalisti, che farebbe inorridire qualunque cittadino di uno stato che ami considerarsi libero e democratico.
Era evidente l'incostituzionalità di molte delle proposte così come il fatto che nessun organo l'avrebbe accettata di buon grado (tranne i delinquenti, sia chiaro).
Hanno protestato in ordine: l'associazione nazionale magistrati -con un articolo dal titolo "morte della giustizia"-, il blocco della stampa non Berlusconiana (quindi non molti in verità) con Repubblica che ha raccolto 200 000 firme dontro il ddl solo nella prima settimana, illustrissimi giuristi e costituzionalisti, si sono fatte manifestazioni e altre sono in procinto di arrivare, come quella dell'8 luglio a Roma con presentazione de "il fatto" di Padellaro con Travaglio.
L'hanno sparata grossa, talmente grossa che era impensabile passasse con leggerezza.
E allora perchè presentare un disegno di legge simile? Cosa stanno facendo?
Beh, stanno provando, stanno provando fino a dove possono tirare l'elastico di questa malandata democrazia prima che si spezzi; stanno vedendo a che punto possono arrivare.
Ma Alfano è tranquillo, dice: "Non abbiamo fretta, seguiremo i lavori del Senato. (...)Che senso avrebbe una riforma costituzionale a metà luglio?".
La traduzione è semplice: -abbiamo tempo per fare le riforme, e a Ottobre sappiamo se la corte costituzionale boccia o promuove il lodo Alfano, e se lo fa passare e ci appoggia...- in quel caso, beh, si aprono le danze.
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Dal blog di Luttazzi:
- Il 14 luglio i giornalisti resteranno in silenzio per protesta. Gli italiani non noteranno la differenza. (Patrizia Pietrovanni)
- Cena tra Berlusconi, il giudice Mazzella e il ministro Alfano. Ricco il menu, composto da 139 articoli. (Daniele Peretto)
- Il Giudice Mazzella ha pubblicizzato una lettera a Berlusconi nella quale gli annuncia che lo inviterà di nuovo. A ottobre, per festeggiare. (massimo unali)
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