
Qualche mese fa il premier decise di fare campagna elettorale promuovendo lo "sviluppo del nucleare in Italia", alcune timide voci (premi nobel tipo Carlo Rubbia) si alzarono dicendo:
1- è antieconomico, le tariffe si alzeranno anzichè diminuire (perchè l'Uranio costerà di più, le scorie da smaltire costano, ecc ecc...)
2- non ci sono i soldi per farlo
3- se andrà bene sarà pronto tra 10 anni
4- é vecchio e obsoleto
Non era necessario un parere di spessore "nobel" per capire l'entità della puttanata che si andava dicendo, bastava controllare 2 dati;
in America non costruiscono più centrali nucleari da 15 anni, investendo invece in energie alternative, nonostante la richiesta energetica sia comunque in aumento,
la Francia in cambio del suo supporto nella costruzione nucleare promessa a Berlusconi con il "patto Francese" chiedeva i nostri esperti in pannelli fotovoltaici.
Questo senza contare che l'"unto dal signore" non si è premurato di chiedersi se è lecito fare qualcosa di espressamente contrario al volere del popolo Italiano che ha vietato la diffusione di impianti nucleari tramite referendum.
Bastava questo per capire di essere davanti all ennesima presa per il culo che lorsignori hanno deciso di indirizzarci.
Ma oggi, giorno seguente le elezioni, lo stesso governo si sbugiarda e il ministero del tesoro ci comunica che il nucleare non si può fare perchè:
1- le tariffe si alzeranno
2- non ci sono i soldi
3- i lavori procederanno a rilento
volevo dire una cosa al ministero del tesoro:
ma va?
Berlusconi dichiara di voler puntare sul nucleare
Repubblica: il ministero del Tesoro blocca il nucleare
Carlo Rubbia spiega a Casini i problemi del nucleare