lunedì 1 giugno 2009

La vergogna della politica occidentale



Qualcuno un giorno, dopo essere stato bombardato dalle foto del presidente che stringeva mano e sprecava sorrisi a fari della democrazia quali Putin e Bush, mi ha detto che tra i grandi pregi del cavaliere, indiscussa era la capacità di intrattenere relazioni internazionali.
A costui, chiunque fosse, dedico questo post.

Oggi il cavaliere ha ben pensato di tacciare tutti i giornali elencati sotto come "comunisti legati alla stampa eversiva Italiana di sinistra". Questo rendiconto, oltre a testimoniare ancora una volta la sua allergia all'informazione, dimostra una profonda ignoranza storica e culturale. Tanto per citarne una, il Times è di proprietà di Rupert Murdoch (noto stalinista) e tradizionalmente si colloca nell'area moderata vicina al partito conservatore. Tutto l'opposto di quanto dichiarato dal diffamatore naturalmente.
Pubblico qui gli articoli tratti da giornali del calibro del "Financial Times", che parlano di questo povero impotente complessato che abbiamo a rappresentarci.

Il TIMES con l eloquente titolo "Cala la maschera del clown"

Il FINANCIAL TIMES con "l'ondata di Gossip e scandalo"

Il DAILY TELEGRAPH con le dichiarazioni di quella cima della santanchè (ci sfottono in modo abbastanza palese, e a ragione)

L'INDEPENDENT con l articolo "Berlusconi vs Saramango (premio Nobel)", dove quest'ultimo lamenta il fatto che Mondadori (di proprietà di Berlusconi) non gli pubblica i libri nei quali parla di Berlusconi (in Italia nessuno si stupirebbe).

LIBERATION vedete la copertina e non dico altro

EL PAIS con "artiste e ballerine nell'aereo governativo"

LA VANGUARDIA con "il cavaliere candidato e la bella Noemi



Questo solo tra ieri e oggi.
La verità è che siamo diventati degli "appestati internazionali", da cui tutti i grandi leader delle democrazie (quelle vere, dove l'informazione c'è) cercheranno sempre di più di stare alla larga.

Il Times: "L'aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro posti di lavoro come modelle, assistenti o perfino, assurdamente, come candidate al parlamento europeo", comincia l'articolo. "Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l'opinione pubblica italiana. Il senile dongiovanni può trovare divertente agire da playboy, vantarsi delle sue conquiste, umiliare la moglie e fare commenti che molte donne troverebbero grottescamente inappropriati. Ma quando vengono poste domande legittime su relazioni scandalose e i giornali lo sfidano a spiegare legami che come minimo suscitano dubbi, la maschera del clown cala. Egli minaccia quei giornali, invoca la legge per difendere la propria 'privacy', pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie, e poi melodrammaticamente promette di dimettersi se si scoprisse che mente".

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